Il D.M. 1° agosto 2019, undicesimo correttivo dell'armonizzazione contabile, ha previsto la stessa contabilizzazione delle anticipazioni di liquidità disciplinate dal D.L. n. 35/2013 per quelle previste dall'art. 243-quinquies del Tuel per gli enti locali sciolti a causa di fenomeni di infiltrazione e di condizionamento di tipo mafioso. La Corte dei Conti, sez. regionale di controllo per la Campania, con la deliberazione 7 febbraio 2020, n. 11, ha ritenuto tale interpretazione errata, disapplicando la parte in cui si riferisce il criterio di neutralizzazione dell'"anticipazione di cassa" a una fattispecie "ontologicamente" diversa.

L'art. 243-quinques del Tuel fornisce, agli enti sciolti per fenomeni di infiltrazione e di condizionamento di tipo mafioso, risorse finanziarie per il recupero progressivo della loro capacità di autodeterminazione, "affrancandoli" dalla materiale necessità di provvedere al pagamento delle spese essenziali al funzionamento come le retribuzioni, la restituzione dell'indebitamento e i servizi locali indispensabili. Per evitare che le risorse finanziarie ricevute possano generare spesa futura, il D.M. 1° agosto 2019 ha adottato le medesime tecniche di contabilizzazione delle anticipazioni di liquidità ricevute dal D.L. n. 35/2013, per il pagamento dei debiti commerciali dell'ente già scaduti. Tra le due anticipazioni di liquidità, però, vi sono differenze sostanziali: quella disciplinata dal D.L. n. 35/2013 guarda al passato consentendo pagamenti di debiti scaduti con la speculare cancellazione di residui passivi e mira, essenzialmente, alla tutela del credito; quella disciplinata dall'art. 243-quinquies del Tuel, invece, guarda al futuro, essendo volta a consentire agli enti sciolti per infiltrazione mafiosa di provvedere al pagamento degli stipendi al proprio personale, dei mutui e dei servizi essenziali, evitando a fine esercizio la formazione dei relativi residui passivi.

Il collegio contabile partenopeo ha ritenuto errata tale contabilizzazione, pur se conforme alle disposizioni regolamentari dei principi contabili. L'iscrizione di un accantonamento e la sua estinzione dopo l'uso di destinazione, come avvenuto nel caso di specie, non è dissimile dall'impiego di un fondo pluriennale vincolato da indebitamento. Di conseguenza, i giudici contabili hanno deciso di disapplicare il D.M. 1° agosto 2019 nella parte in cui si riferisce il criterio di neutralizzazione dell'"anticipazione di cassa" (D.L. n. 35/2013) alla fattispecie, assai diversa, dell'art. 243-quinquies del Tuel, in quanto non conforme a legge, indicando all'ente locale le appostazioni contabili da fare, in assenza di una diversa e specifica previsione di legge. Annualmente, man mano che si manifesteranno le esigenze di spesa, il Comune dovrà trovare la copertura sia per l'ammortamento del "mutuo" ricevuto che per le varie spese indicate nell'art. 243-quinquies del Tuel. Le risorse ricevute rimangono vincolate per cassa (art. 195 del Tuel) e concorrono alla determinazione del limite all'impiego dell'anticipazione (art. 222 del Tuel).